AREE ATTIVITÀ

CONSULENZA E SVILUPPO AZIENDALE

CONSULENZA E SVILUPPO AZIENDALE

Nel tempo, a fronte della vertiginosa escalation di complessità della pubblica amministrazione, delle norme fiscali e adempimenti connessi, specie in ambito d’impresa , i commercialisti sono diventati una vera e propria interfaccia tra la PA, il Fisco e i contribuenti. Ciò ha comportato un quasi totale assorbimento dell’attività degli studi professionali, in particolare di quelli di minori dimensioni. Un fenomeno simile è avvenuto anche nell’ambito della consulenza previdenziale e del lavoro a fronte della pari, crescente complessità. In tal modo, pur a fronte delle ampie competenze aziendalistiche derivanti dalla formazione universitaria, da un lato i percorsi professionali sono stati fortemente compressi, dall’altro, i commercialisti oggi vengono automaticamente associati dai cittadini alla fiscalità e invero per buona parte è proprio così laddove la maggioranza degli studi si occupa quasi esclusivamente di adempimenti fiscali e/o lavoristici. Si tratta di percorsi professionali che non ci sono mai appartenuti per formazione e vocazione, anche perché avendo avuto significative esperienze lavorative in azienda siamo ben consapevoli che se davvero si vuole supportare professionalmente la gestione d’impresa, il ruolo di uno studio di consulenza non può e non deve essere solo quello di fiscalista o lavorista posto che la fiscalità e l’amministrazione del personale sono solo una parte delle molteplici problematiche connesse alla gestione, la cui conoscenza è indispensabile per la comprensione delle sue dinamiche e delle eventuali disfunzioni. Per questo motivo, piuttosto che commercialisti preferiamo definirci aziendalisti qualifica che meglio si addice al ruolo che ambiamo a ricoprire nelle imprese e che noi stessi abbiamo constatato essere maggiormente richiesto dagli imprenditori diventati più consapevoli della necessità di sopperire alla nota, diffusa mancanza di adeguata cultura d’impresa. Deficit di cui oltre al sistema della formazione universitaria, storicamente poco collegato alle imprese, è concausa anche il citato fenomeno verificatosi nell’ambito professionale più vocato. Crediamo che da una brillante intuizione imprenditoriale può nascere un’impresa, tuttavia riteniamo pure che se a questa idea potenzialmente vincente non si affianca un’efficace gestione di tutte le complesse vicende aziendali e di tutte le risorse coinvolte, il progetto non può evolversi verso forme di eccellenza e nelle ipotesi peggiori, si può attestare su risultati mediocri o addirittura fermare allo stato embrionale. Questo perché si possono avere progetti validi e le competenze tecniche per portarli avanti ma senza un’azienda efficacemente organizzata e ben gestita non si può fare molta strada su mercati caratterizzati dalla complessità, dall’instabilità e da forti barriere all’entrata. Al riguardo, occorre tenere presente che anche le Giurisdizioni, a parte quelle degli stati definiti paradisi fiscali e poche altre eccezioni tra le quali non si colloca purtroppo il nostro Paese, possono creare forti ostacoli allo sviluppo delle imprese che in questo caso devono confrontarsi con norme burocratizzanti cui spesso si accompagnano una fiscalità severa e complessa, mercati del lavoro e finanziari inefficienti e penalizzati da costi eccessivi. Ma non solo, l’importanza di un adeguato assetto organizzativo per le imprese collettive ( ma anche per quelle individuali ) e di una gestione oculata, improntata alle migliori prassi aziendalistiche, è stata focalizzata dal legislatore italiano ( anche su input UE ) con la recente riforma del diritto della crisi d’impresa in funzione della prevenzione della crisi stessa. L’applicazione di questi principi può infatti esonerare gli amministratori da responsabilità personali ( nonostante la responsabilità limitata delle società di capitali ) in caso di default e liquidazione giudiziale delle società. Ne deriva l’opportunità della consulenza professionale prestata dagli aziendalisti specie laddove le loro competenze specifiche mancano del tutto o sono poco presenti, come avviene soprattutto nelle imprese di minori dimensioni, caratterizzate da strutture organizzative elementari seppure non è infrequente riscontrare anche in contesti di maggior rilievo, deficit più o meno gravi in termini di cultura d’impresa. In ogni caso è facile comprendere che potersi avvalere di competenze professionali adatte a supportare anche in chiave proattiva, le scelte organizzative e gestionali degli imprenditori senza dover necessariamente effettuare ingenti investimenti strutturali, può risultare un decisivo fattore di crescita ordinata del business e contenere lo stesso rischio d’impresa. Abbiamo creato per questo un affiatato team di aziendalisti e professionisti dell’area economico giuridica che lavorando in modo sinergico è in grado di portare un contributo importante all’organizzazione e alla gestione dell’impresa, interfacciandosi direttamente e in modo efficace con i manager. Con loro vogliamo definire il migliore assetto organizzativo dell’impresa, le strategie e le tattiche per competere sul mercato in modo consapevole minimizzando il rischio, anche quello della mancata compliance, ovvero la non conformità di tutte le attività aziendali alle procedure, ai regolamenti, alle disposizioni di legge e ai codici di condotta. Vogliamo che i manager restino concentrati sul business, sapendo di poter contare su professionisti preparati con i quali collaborare al fine di rendere e mantenere l’azienda, ben organizzata, efficiente e efficace, che si occupano anche del fisco e della burocrazia, senza più necessità di vagare tra diversi interlocutori che non comunicano tra loro, risparmiando tempo, denaro e perché no? anche guadagnando in salute, riducendo lo stress e aumentando la produttività.